Le reti elettriche sono armi potenti al servizio dei cybercriminali

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Le reti elettriche sono armi potenti al servizio dei cybercriminali


Negli ultimi anni gli attacchi contro le reti elettriche si sono moltiplicati, ma non le misure di sicurezza per proteggerle: hackerare pannelli solari e le cosiddette “smart grid” non è affatto difficile, per lo più a causa di errori degli utenti.

È quanto emerge da un recente approfondimento dell’emittente tedesca Deutsche Welle (DW) che ha contattato diversi esperti di cybersecurity specializzati nell’individuare vulnerabilità in reti e centrali elettriche e in diverse installazioni. “Sai, le persone mettono in funzione i propri dispositivi e si dimenticano di modificare le password di default. Oppure hanno configurato delle password molto deboli” ha spiegato Aditya K Sood, white hacker statunitense. “Per me equivale a un controllo completo del dispositivo“.

attacchi reti elettriche

Se la digitalizzazione delle griglie elettriche è essenziale per migliorare l’erogazione di energia e renderla più smart, è altrettanto vero che i cybercriminali possono usarle per provocare sovraccarichi e di conseguenza blackout su aree molto estese.

Per comprendere l’impatto di questi attacchi, DW fa l’esempio di Solarman PV, una compagnia cinese che opera impianti a energia solare in 190 Paesi. Con una potenza totale di 195 GigaWatt, la compagnia gestisce quasi il 10% delle installazioni mondiali. Lo scorso agosto, Bitdefender ha individuato diverse vulnerabilità gravi in questi sistemi che esponevano connessioni e funzionalità sia ai propri clienti che, ovviamente, ai cybercriminali.

La compagnia ha affermato di non avere prove sul fatto che i bug siano stati sfruttati; ciò non toglie che la maggior parte dei sistemi energetici nel mondo soffre di vulnerabilità molto allettanti per i cybercriminali.

Anche in Europa la situazione è delicata: molti Paesi hanno segnalato di aver subito attacchi alle reti elettriche, per lo più da gruppi hacker legati alla Cina e alla Russia, a prescindere dalla nazionalità dei costruttori. Sono notizie recenti la rottura del cavo sottomarino nel Mar Baltico, evento ancora sotto indagine, e un cyberattacco a un parco solare in Lituania attribuito a gruppi di hacker affiliati alla Russia.

Nonostante l’introduzione di nuove regolamentazioni, come il Cyber Resilience Act in Europa, la crescente interconnesione delle reti elettriche richiede un livello di vigilanza che finora non è stato raggiunto. Viste le tensioni geopolitiche crescenti, la protezione delle infrastrutture elettriche deve diventare una priorità non solo per le aziende, ma anche per i governi.



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