In Champions League
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L’imprevedibilità del nuovo format della Champions League ha rimodellato la classifica svariate volte nell’ultimo turno del girone unico del torneo, tenendo sulle spine top club e campioni di razza. In uno scenario da thriller che fatto felice la UEFA e gli appassionati tutti, il più a rischio è stato il Manchester City, la cui rosa ha attualmente il valore di mercato maggiore al mondo. Sotto all’intervallo per un gol di Onyedika del Club Bruges, centrocampista un tempo corteggiato dal Milan, gli uomini di Guardiola hanno ribaltato la situazione e trovato un posto ai play-off di metà febbraio.
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Una qualificazione che di fatto ha mantenuto un altro City, quello di Mancini del 2011/12, fra le venti squadre più preziose a non passare la prima fase del torneo da quando Transfermarkt raccoglie i dati, sempre tenendo presente dell’evoluzione economica del mondo del calcio, con un’impennata recente delle quotazioni.
Una passata di straccio su un libro di storia societaria oramai impolverato, gesto replicato dall’Inter abituata a fallire l’appuntamento con gli ottavi di Champions (tre volte di fila fra il 2018/19 e il 2020/21) ma riabilitata da Simone Inzaghi, sempre avanti da quando guida i Nerazzurri in Europa. Un’inversione di tendenza non riuscita ai cugini, out un anno fa e ora costretti ad un rischio spareggio nel quale potrebbero imbattersi nella Juventus, che non figura fra le migliori sedici dall’esordio europeo, in bianconero, di Dušan Vlahović.
Champions League: club meno preziosi agli ottavi
Il serbo non fece in tempo ad incrociare Maurizio Sarri durante la sua parentesi a Torino. Quel Sarri che solo un anno fa salutò la Lazio, dimessosi qualche giorno dopo aver portato i Biancocelesti agli ottavi di coppa con una delle rose meno preziose della storia e nello stesso turno messo paura al Bayern. Il tutto con una rosa da 187 milioni di euro di valore di mercato.
Fra i migliori risultati di sempre se il nuovo modello della formazione abbia messo a disposizione nuovi modi per rimandare l’eliminazione o tentarsi il tutto e per tutto dopo la prima classifica definitiva. Anche per questo Brest, Celtic e Bruges avranno una nuova chance per allungare i rispettivi percorsi internazionali, con gruppi di giocatori che valgono dieci volte meno quello del Man City versione 2024/25. Il bello della Champions restaurata, ma soprattutto di uno sport amato proprio per la sua capacità di sorprendere. Nel bene e nel male.
