giocatori presidenti | Transfermarkt

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Numeri uno 

giocatori presidenti

©TM/IMAGO

Dopo una vita spesa su un campo da calcio è problematico privarsene dopo la chiusura della carriera calciatore. C’è chi si reinventa allenatore, e la Serie A attuale è piena di casi, chi prende la strada da agente, chi entra nel mondo della tv o dello showbiz e chi passa ad altri sport, meglio se con una palla di mezza. Esiste però un’altra categoria, forse con meno eletti ma non certo secondaria: i giocatori che diventano proprietari di club. L’ultimo in ordine cronologico è stato Daniele De Rossi, patron dell’Ostiamare, il club nel quale è cresciuto prima di brillare con Roma e Boca Juniors.

Il club lidense milita in Serie D, quattordicesima forza del girone E, e fra i giocatori in rosa annovera anche Malick Mbaye, esordio in A in un Inter-Chievo di undici anni fa con la maglia dei clivensi. Da Capitan Futuro a Presidente di oggi il passo è stato lungo, sicuramente inferiore a quello di Kylian Mbappé che, a 25 anni e nel pieno dell’attività, ha rilevato l’80% delle azioni del Caen, club di Ligue 2, per 15 milioni di euro. Il giocatore più prezioso al mondo, tuttavia, non è l’unico (ex) professionista che investe in una società.

Scorrendo il database di Transfermarkt sono 87 i calciatori proprietari di un club. Sedici di questi sono ancora a sudare sul rettangolo verde, fra compagno di nazionale della punta del Real Madrid, N’Golo Kanté, dal 2023 numero uno del Royal Excelsior, relegato in terza divisione belga. La lista dei noti che hanno fatto questo passo comprende anche Andrés Iniesta (Helsingør e prima ancora Albacete, poi ceduto), Gerard Piqué (FC Andorra) e Paolo Maldini (FC Miami).

Uno degli esempi più importanti è David Beckham, che è sia co-proprietario che presidente dell’Inter Miami dal gennaio 2018. Grazie alla sua presenza il team della Florida ha acquisito prestigio al punto da potersi permettere star come Lionel Messi, Luis Suarez e Sergio Busquets. C’è di più: il biondo 49enne inglese possiede una percentuale del Salford City, insieme ad altri ex-Manchester United. Parliamo di Ryan Giggs, Paul Scholes, Gary NevillePhil Neville e Nicky Butt, ovvero della Class of ’92 mancuniana, un’eccellenza.

Giocatori italiani presidenti e proprietari di club

Parlando di connessioni speciali ce n’è una che coinvolge Pep Guardiola e suo fratello Pere. Quest’ultimo, da agosto 2017, è co-proprietario del Girona, che appartiene al City Football Group, strettamente intessuto con il Manchester City, che ha portato il tecnico spagnolo a diversi titoli dal 2016. Tornando all’Italia e alla Serie A, c’è uno storico importante prima della recente acquisizione di De Rossi. L’Advisor del Milan, Zlatan Ibrahimovic, possiede il 24,5% delle quote dell’Hammarby.

La sponda opposta della città fu di Diego Milito, a capo del Racing Club, e di Mohamed Kallon, padrone assoluto del Sierra Ficheries tanto da dargli anche la denominazione corrente (Kallon FC). Una sorta di “firma” indelebile come quella di Alessandro Del Piero sul LA 10 FC. Pinturicchio gestisce una parte del club iscritto alla United Premier Soccer League, campionato minore affiliato alla federazione statunitense.

Periferia del calcio anche per Andrea Caracciolo, passato da calciatore a DS e infine a numero uno del Lumezzane, e Antonio Di Natale, prima vice-presidente dell’Orvietana Calcio (2023) e successivamente figura unica del Donatello Calcio (2023).

Un bis che solo un top come Cristiano Ronaldo potrebbe offuscare senza mezzi termini. Il portoghese attende di chiudere il rinnovo con l’Al-Nassr e parte dell’accordo potrebbe comprendere una fetta piccola della squadra. Un altro modo per ribadire di essere un pioniere, non solo come calciatore.

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