Talento ecuadoriano
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Il tempismo è uno dei fattori che definisce l’abilità di un reparto scouting. Nel caso di quello del Borussia Dortmund è stato eccellente quando si è assicurato Justin Lerma con un blitz in Ecuador, due anni prima di quando potrà plasmare in prima persona il profilo selezionato. Infatti, il trequartista resterà all’Independiente del Valle fino al compimento della maggiore età, nel 2026. Davanti a lui la possibilità di crescere confermando il posto ottenuto in prima squadra, lavorando sui punti di forza e di debolezza senza particolari assilli.
“Si distingue per fisicità e frequenze unite al controllo palla, che lo rendono difficile da gestire per chi viene puntato e assai versatile”, riassume il calciatore Christopher García, Data Administrator di Transfermarkt per il Sudamerica. Nativo di Guayaquil, dove ha iniziato la sua parabola calcistica quasi per caso (“Mi annoiavo e un amico di mia madre mi ha portato a giocare in una scuola calcio chiamata Real Fortaleza”, racconterà, nda), Lerma può muoversi sia centralmente che sull’esterno, sempre alla ricerca di un migliore sviluppo nel processo decisionale, ancora legato alle giocate istintive e al colpo ad effetto. Un diamante grezzo che i campioni dell’ultima Apertura della Serie A hanno pescato dal Guayaquil City quand’era solo un bambino, per poi lanciarlo fra i pro all’età di 15 anni, 11 mesi e 6 giorni, esordio in campionato a cui è seguito subito quello in Copa Libertadores.
Lerma rientra fra i talenti della nuova generazione dell’Ecuador, che vanta altri di scuola IDV come Moises Caicedo e Kendry Páez, presto compagni di squadra al Chelsea. “Lo abbiamo osservato un po’ e abbiamo poi parlato con il ragazzo e la sua famiglia. Nella sua annata è fra i migliori sudamericani in circolazioni e siamo contenti di poterlo avere al BVB”, ha raccontato, con un moto d’orgoglio, Sebastian Kehl, DS dei gialloneri di Germania. Cifra di trasferimento? 4 milioni di euro più bonus e percentuale di rivendita. Un investimento importante per uno con tanto da dimostrare.
So che vengo dalle giovanili ma in questi casi devi dimostrare personalità.
Quella che insieme alle fibre muscolari lo ha reso quello che è oggi. “Fin da piccolo il ragazzo era […] un leader. Non gli piaceva perdere. […]”, sottolinea chi lo ha fatto avvicinare al calcio (Orlando Mieles, intervista all’Expreso). Non gli è piaciuto farlo quest’anno in finale del sudamericano U15 e del campionato. Toccherà rifarsi prima nella terra natale, successivamente in Europa.
Dal primo al 24 dicembre, Transfermarkt presenterà un talento, ognuno di nazionalità diversa, parte del Talents Calendar dell’anno in corso. Il focus sarà sui classe 2007/2008. Per seguirne i passi di carriera è a vostra disposizione lo Scouting Tool, applicabile per tutti i giocatori di cui non volete perdervi nessuna info.
