Oltre il cognome pesante

©TM/IMAGO
Si chiama Messi, è brevilineo, forte nel dribbling stretto ma non è né argentino e non si è formato al Barcellona. Rayane Messi Tanfouri, questo il nome completo, è figlio del calcio di periferia francese, più precisamente dell’area sud-ovest parigina, lì dove i genitori, entrambi di origine africani, si erano trasferiti prima della sua nascita, datata 2007.Giocoforza il suo feeling con la sfera si sviluppa nei luoghi d’infanzia, fra Chaville e Versailles, prima che completi la prima forgiatura a Dijon, la tappa che precede l’arrivo a Strasburgo, che la scorsa estate lo ha acquistato per impiegarlo nella formazione B.
“La prima volta che ho visto Rayane è stato in uno stage organizzato durante le vacanze scolastiche. Avevamo chiesto la licenza al suo club (l’FC Chaville, ndt) per valutare estro e potenzialità. Era in U11 ma fu posto in contrapposizione a ragazzi di uno-due anni più grandi. Al primo pallone ricevuto, scartò tutti e segnò”, racconta Matthieu Merle, suo ex allenatore dall’U12 all’U14 dell’FC Versailles 78. “Si distinse subito per la tonicità muscolare, che gli permetteva di particolarmente reattivo sul breve”. Un’alta cosa che lo accomuna all’omonimo argentino. Un’esplosività che lo ha posto immediatamente all’attenzione dei grandi club.
Ha un ventaglio di opzioni di gioco abbastanza ampio,
Aggiunge il direttore del settore giovanile dello stesso Versailles, Stéphane Roche. “Mi sorprendeva la sua capacità di sprintare e poi innescare immediatamente un secondo strappo. È un giocatore offensivo versatile che può giocare come attaccante centrale che come ala. Ha la capacità di fare la differenza nell’uno contro uno, sia attraverso il dai e vai che sfruttando tecnica e dribbling. Il suo gioco non è leggibile dall’avversario. Ed è anche efficace negli ultimi 16 metri”.
Materiale che ha convinto prima il Dijon e poi lo Strasburgo a investire sul ragazzo. Ma il numero di ammiratori, dal suo primo gol nello Championnat National (3°livello) con lo stadio ad osannarlo cantando il suo nome, è decisamente aumentato. Lipsia, Bayern Monaco, Lille e Borussia Dortmund si sono già scomodate per vederlo, senza intaccare la tranquillità del 17enne, già maturo a sufficienza per reggere le pressioni esterne e non accelerare l’iter del suo percorso di carriera, che lo vuole ancora distante dall’esordio in Ligue 1.
Strasburgo
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“Ha grandi principi morali. È serio, rispettoso e presta attenzione. Testa libera da cattivi pensieri e piedi per terra. Nonostante i rumor è rimasto sempre lo stesso. Padroneggia bene l’aspetto emotivo e anche nei momenti difficili resta concentrato e non si disunisce”, rimarca il signor Roche. “Il fatto che di cognome faccia Messi incuriosice ma Rayane ha tutto quello che serve per scrivere da solo la propria storia. Dobbiamo dargli solo tempo”. Come sta facendo lo Strasburgo, sì la squadra con la media età più bassa del campionato francese ma non per questo disposta a bruciare un talento così limpido.
Dal primo al 24 dicembre, Transfermarkt presenterà un talento, ognuno di nazionalità diversa, parte del Talents Calendar dell’anno in corso. Il focus sarà sui classe 2007/2008. Per seguirne i passi di carriera è a vostra disposizione lo Scouting Tool, applicabile per tutti i giocatori di cui non volete perdervi nessuna info.