Ala del Wellington Phoenix
©TM/Gabriel Sloane-Rodrigues
Dall’anonimato alla prima pagina. Si potrebbe racchiudere così l’avvio della carriera pro di Gabriel Sloane-Rodrigues. Sebbene figlio di Jorginho, ex-calciatore brasiliano, il nome di questa giovane ala si è spesso nascosto nel fitto sottobosco del calcio orientale. Nato a Hong Kong, dove la famiglia si era trasferita un paio d’anni prima della sua venuta al mondo, ha intrapreso la strada da calciatore in Nuova Zelanda, terra di origine della madre, tirando i primi calci fra l’East Coast Bays AFC e l’Auckland United FC, prima chiudere il triangolo in Australia, trasferendosi al Wellington Phoenix all’età di 14 anni.
Un anno di ambientamento, le prime soddisfazioni (la vittoria del campionato oceanico U17 2023, ad esempio) e poi l’improvvisa ribalta, passando dal quarto al primo livello in un quadrimestre. Il culmine di questa ascesa l’esordio in A-League, il principale campionato australiano, diventando il più giovane esordiente del club. Merito di Giancarlo Italiano, figlio di un genovese e a capo della Fenice dalla scorsa stagione. Il tecnico si ritrovò per puro caso a vedere un match della terza squadra in Capital Premier League e rimase colpito dalle movenze del ragazzo tanto da volerlo allenare in prima persona.
“In parole povere, ho trovato qualcosa che fosse fuori dall’ordinario. […] Aveva confidenza con la palla, si è speso molto in campo, con lo sguardo sempre rivolto in avanti. […]”, ricorda. Il mix, insomma, fra sangue latinoamericano e modelli anglofoni, un po’ ala, un po’ trequartista. Un talento acerbo ma che grazie all’applicazione può correggere qualche difetto, mentale e fisico, e aspirare a diventare la stellina del campionato. Il Wellington Phoenix non ha nessuna intenzione di bruciarlo e per questo lavora di bastone e carota, giocando sul tempo, forte anche di un contratto fino al 2027.
Davanti avrà di sicuro il Mondiale U20 2025, guadagno sul campo con il successo nel torneo continentale con la Nuova Zelanda U19, e un fitto programma didattico. “Ho sempre con me il computer e cerco di studiare quanto più possibile online. Quando posso vado in classe, incontro i miei amici in pausa pranzo e gioco a calcio con loro”: Scuola sì ma senza mai abbandonare la palla. E il sogno di diventare un big. “Se continua ad allenarsi bene e a giocare così, ha un futuro luminoso davanti a sé”, assicura Italiano. Magari anche altri, per puro caso, scopriranno il suo nome.
Dal primo al 24 dicembre, Transfermarkt presenterà un talento, ognuno di nazionalità diversa, parte del Talents Calendar dell’anno in corso. Il focus sarà sui classe 2007/2008. Per seguirne i passi di carriera è a vostra disposizione lo Scouting Tool, applicabile per tutti i giocatori di cui non volete perdervi nessuna info.