Media punti in Champions League

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Nella storia del torneo 

Media punti in Champions League

©TM/IMAGO

In virtù delle poche partite rimaste a disposizioni e di alcuni risultati sorprendenti, lo sfrigolio delle dita sulle calcolatrici dei responsabili dei club impegnato in Champions League è assordante. È già tempo di calcoli, al di là della formula del torneo, rinnovata e con più margine per rimediare agli errori. “[…] Arrivare nelle prime 24 e finire il più in alto possibile”, ha centrato l’obiettivo minimo Ancelotti, uno che la manifestazione la conosce a menadito. Ma a quanto corrisponde questo limite? E come sarà possibile raggiungere mantenendo le medie punti storiche? Facciamo due conti.

Con sole 12 eliminate certe alla chiusura del girone, anche il Bologna può ancora nutrire velleità di qualificazione pur avendo raccolto l’ennesima sconfitta (quarta su cinque incontri). Secondo gli statistici con 10 punti si va avanti. Del resto, con così tanti slot liberi, le percentuali di passaggio sono alte, calendari alla mano: 89% il Milan, 86% la Juve, mentre il PSG non va oltre il 40%.

Più arduo chiudere in top8 dove potrebbero bastare 15 punti e una buona differenza reti. Con 18, traguardo vicinissimo per il Liverpool attuale capolista, è fatta. L’Inter avanti senza ulteriori sforzi nel 77%. In pratica, nessuno dispera e lo stesso Real Madrid sa che la porta non è chiusa, anche se scansarsi il play-off è quasi impossibile (4% fra qualificate dirette). All’Atalanta, dunque, basterebbe mantenere la media punti storica in Champions (1.46, la 36a in assoluto) per guadagnarsi un posto in Paradiso.

La differenza la faranno le posizioni finali, anche in termini economici (si va dai 9,9 Mio. di bonus piazzamento del primo posto ai 3,6 del ventiquattresimo), e la distanza fra reti fatte e subite. Da sempre breve nel caso dell’Inter (+7 oggi, +84 storica, per una media di +0,40 a partita), in positivo quello d’Atalanta dopo la scorpacciata di gol contro lo Young Boys e la vittoria precedente in casa dello Stoccarda. Alla prossima il Real Madrid testerà la forza della Dea. Difficile? Non quanto il percorso del Bologna e in una torneo così aperto. I felsinei sono costretti a vincerle tutte e possibilmente in larga misura. Partono da un -6 di partenza, lo stesso di tutta l’avventura fra Coppa dei Campioni in Champions. Dita incrociate.

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